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Che le esperienze condivise della mia vita siano di ispirazione.

credo fermamente che, se ci credi davvero, tutto e’ possibile.

Tessarolo Erika (Entrepreneur & Business Women, Artist Designer & Inventor Mechanical Bull ride and Artistic Games and mechanical sculptures) in Italia classe 1986. Leggi la mia biografia.

Ciao, grazie mille per aver visitato il mio sito web. Sono Erika Tessarolo, donna italiana, imprenditrice, artista e designer, creatrice, businesswoman e CEO, presente nel mercato mondiale dal 2006. (Premio Eccellenza Italiana nel Mondo, 2021, Roma-Washington D.C.)

Sono nata in Italia, ma la mia famiglia ha origini miste. Sono la maggiore di due figlie e sono cresciuta in una famiglia italiana. Mia madre, Lorena, è casalinga e direttrice di un’associazione; mia sorella, Greta, è graphic designer e oggi è mamma di due splendidi bambini. Mio padre, Ugo, noto come “Tex”, è imprenditore e inventore nel settore dell’intrattenimento.

Sono cresciuta con un padre imprenditore che ha sempre cercato di percorrere la propria strada, senza mai mollare. Affiancandolo, ho avuto l’opportunità di vedere non solo cosa facesse, ma anche cosa accadesse intorno a lui. Questo mi ha dato l’occasione di guardare la vita con occhi diversi. È stata, per me, l’opportunità più importante per imparare e capire chi volevo essere, per diventare la donna di ispirazione che ho sempre desiderato essere.

Ecco perché voglio condividere con voi una parte della mia storia, per poter essere di ispirazione per altre donne e uomini che a volte hanno solo bisogno di un esempio positivo o di uno stimolo per prendere in mano la propria vita e cambiarla o migliorarla. Grazie a ogni lettore, posso raggiungere l’obiettivo che il mio messaggio arrivi a più persone, che la mia vita possa essere uno stimolo ed esempio.

Sentitevi sempre vincenti e impegnatevi a raggiungere i vostri sogni e obiettivi. Per esperienza personale, posso dire che ognuno di noi, quando entra nel mondo, si trova ad affrontare prove, ostacoli e vittorie. Per le donne, però, è spesso molto più difficile. Veniamo viste come oggetti, come “non all’altezza” e, quando siamo all’altezza, si tenta in ogni modo di fermarci o di non farci ottenere ciò che meritiamo, oscurando la nostra luce per non creare disagio.

Fortunatamente, il mondo sta cambiando. Più persone si stanno svegliando e guardando le cose con occhi diversi. Forse, finalmente, capiranno che la collaborazione tra uomini e donne crea una versione migliore di ciò a cui eravamo abituati fino ad ora.

Fin da quando ero piccola, sentivo il desiderio di raggiungere i miei sogni e obiettivi, di diventare ciò che volevo senza limiti imposti. Sicura di me stessa, ho sempre visto e vissuto in una cultura limitante, con modi di vivere e pensare che cercavano di bloccare e limitare i talenti emergenti.

I miei compagni di classe mi umiliavano, deridevano e si prendevano gioco della mia situazione familiare e del mio ceto sociale. Cercavano di offendermi con parole mortificanti. Una bambina delle elementari non è mentalmente preparata a simili offese, ma il mio istinto già da giovane era di proteggere l’onore della mia famiglia. (Mio padre, umilmente, gestiva un ranch di cavalli, che era la sua unica opportunità per mantenerci. Si dedicava a questo con sacrificio, senza farci mai mancare nulla. Poi, grazie a un’idea, ha iniziato a cambiare la sua vita, diventando il costruttore di giochi che oggi conosciamo).

Anche durante le scuole elementari, medie e superiori, ho incontrato difficoltà. Gli insegnanti e il personale scolastico sminuivano me e i miei sogni, dicendo frasi come: “Non sarai mai nessuno, siete come gli animali, sarete dei falliti…” e molte altre parole dolorose che preferisco non aggiungere, ma che non dimenticherò mai. Tutto ciò cercava di ostacolare la nascita di ogni mio sogno o idea creativa.

Ricordo uno dei tanti episodi alle medie: l’insegnante di arte mi sminuiva dicendomi che non ce l’avrei mai fatta e che le mie prove scolastiche erano orribili, insufficienti e mediocri. Così, misi da parte l’arte, reprimendo uno dei miei talenti che esprimeva una parte della mia essenza. Un insegnante di diritto mi diceva che ero una persona stupida e ignorante, dicendomi: “Ma dove vuoi andare? Dove vuoi arrivare?” Nonostante tutto, questo non ha fermato la mia forza interiore.

Decisi quindi di lasciare la scuola il giorno dell’esame di maturità. Un “pezzo di carta” non avrebbe mai dimostrato chi sono davvero e non mi avrebbe reso una persona migliore. Solo con impegno e dedizione avrei potuto diventare ciò che desideravo.

Nel frattempo, la mia famiglia stava attraversando un periodo difficile: problemi lavorativi, la perdita della casa familiare e del luogo in cui l’attività aveva la sede, debiti non saldati che causarono difficoltà economiche… (L’azienda che mio padre aveva fondato nel 1989 era stata inizialmente un successo nel settore dell’intrattenimento, simbolo del Made in Italy, ma dal 2004 la domanda e i successi erano cominciati a diminuire).

Lasciai quindi la scuola senza diplomarmi, scegliendo di proseguire la mia vita con una licenza media, perché il tempo stava per scadere e non potevo perderne altro. Dovevo salvare l’azienda che mio padre aveva creato con tanto sacrificio.

Inoltre, volevo essere diversa da tutte le altre ragazze che cercavano la via più facile per ottenere ciò che desideravano. Decisi che era il momento di impegnarmi, di lottare e dimostrare a me stessa che potevo farcela. Non per gli altri, perché per gli altri non è mai abbastanza ciò che fai, ma per me stessa e per chi ha occhi e cuore veri per vederlo. Così, volevo essere un esempio e un’ispirazione per chi come me è stato represso o ha cercato di fermarlo.

I primi passi importanti furono quelli di creare la mia indipendenza, andando a vivere da sola. Lo feci a 17 anni, iniziando il mio percorso di crescita. Nonostante le normali paure, sapevo che era la cosa giusta da fare per aiutarmi a “salvare ciò che qualcuno ha creato senza sapere esattamente da dove partire”, rinunciando a conoscere temporaneamente pienamente chi fosse davvero Erika.

Affrontando questo percorso, ho imparato che la vita ti può schiacciare se dai troppa fiducia e ti circondi delle persone sbagliate, come truffatori o chi vive approfittando della bontà degli altri, chi è pronto a sfruttare idee che mai a loro verrebbero. Il passo fondamentale è comprenderlo e assicurarsi di non ignorare la realtà dei fatti che ti circondano, i segnali che percepisci. Non bisogna lavorare “alla vecchia maniera”, non bisogna dare confidenza a chiunque, non bisogna mettere gli altri prima di te stesso, non bisogna dipendere da altri nel proprio lavoro e bisogna essere pienamente consapevoli e indipendenti. Inoltre, è importante non parlare troppo dei propri progetti finché non sono realizzati, perché ci sarà sempre qualcuno che proverà invidia. E, nonostante queste energie ci siano, è sempre meglio cercare di allontanarle e concentrarsi esclusivamente sul proprio percorso.

Realizzai che, in quel momento della mia vita, nella mia mente esisteva solo una parola: “Salvare”, senza pensare alle possibili conseguenze e a ciò che avrei dovuto affrontare per farlo. Delusioni, umiliazioni, difficoltà economiche e lavorative che una ragazza di 18 anni non dovrebbe affrontare e nemmeno farsene carico, ma in quel momento la mia famiglia e il sogno di mio padre venivano prima di tutto, anche prima di me stessa.

Mi sono dovuta inserire in un settore di lavoro prevalentemente maschile, che ha avuto risvolti negativi come situazioni “maschiliste” nei miei confronti. Fondamentalmente, il mondo della costruzione manuale è un mondo maschile (da pochi anni è un po’ più aperto a un maggiore rispetto per il femminile). Anche in queste occasioni, come a scuola, si ripresentavano sfide simili, ma sapevo già che non avrei mai mollato. Anzi, mi incitavo a dare il meglio di me stessa, senza mai abbassarmi a compromessi, senza scendere a “patti”, e solo io potevo dire e decidere cosa fare e cosa non fare.

Tentai anche la strada legale per tutelare i beni familiari e la mia famiglia, ricercando documenti che provassero tutto ciò che avevamo subito (abusi, truffe, ecc.). Girando per tribunali, imparai che anche se non hai ragione, ma hai più soldi, puoi vincere, o se hai conoscenze, puoi farcela anche se sei nel torto. Così fu. Cercai di ridare dignità alla mia famiglia, cercando documentazione legale, atti, prove, tutto a favore, ma come mi aspettavo e come sappiamo, nella maggior parte dei casi vince chi ha di più (conoscenze, soldi, ecc.) e la verità rimane sempre all’ultimo posto. Capì che stavo sprecando energie importanti che avrei potuto impiegare meglio nel lavoro e nella mia creatività.

Perciò mi concentrò a pieno sul lavoro, per capire cosa non andava nei metodi esistenti, ma soprattutto per imparare tutto ciò che ancora dovevo apprendere. Ho sempre pensato che un buon leader, un buon imprenditore, deve conoscere a fondo il proprio lavoro e i suoi prodotti anche sotto il profilo tecnico se vuole che tutto funzioni perfettamente, per dare l’esempio a chi lo aiuterà.

Ad oggi posso dire che il mio lavoro lo so fare meglio di quanto immaginassi all’inizio e che sono completamente indipendente. Ho salvato tutto ciò che ho potuto, con la minima possibilità economica che avevo (davvero poca), mettendomi alla prova ogni giorno, e tutt’oggi non smetto di farlo. Ho imparato a lavorare in prima linea, toccando con mano meccanica, elettronica, tecnicità della progettazione, saldatura, resinatura, arte, cucito… praticamente imparando a fare di tutto, e migliorando tutto quello che in passato era stato creato.

Portando così a un cambiamento reale e a un lusso impossibile da copiare, una versione artistica di tutto il lavoro. Nonostante ciò, rimarrà sempre un lavoro pesante, sia fisicamente che mentalmente, e per un uomo è già difficile; per una donna, è ancora più complicato.

A questo proposito, ringrazio mio padre per avermi dato la possibilità di apprendere una professione fin da giovane, nonostante nessuno volesse insegnarmi. Io guardavo il suo lavoro, guardavo lui, i collaboratori, i dipendenti, e mentre nella mia mente immagazzinavo le informazioni, realizzavo ogni giorno di più che potevo fare meglio. I loro metodi erano completamente sbagliati, e quegli errori mi hanno dato l’opportunità di non ripeterli e di proseguire nella direzione che avevo scelto io. Tra i miei sogni più importanti c’era quello di diventare un’eccellenza mondiale.

Questi episodi di vita mi hanno dato la certezza e la convinzione di credere fermamente nel mio potere e nelle mie capacità, che hanno trasformato un lavoro che inizialmente non faceva parte dei miei sogni, in una parte concreta di essi. Grazie proprio a questo lavoro, lottando contro le avversità e le difficoltà che ancora oggi affronto, riesco a dare il meglio di me per non mollare, convinta che tutto ciò che penso e sogno possa materializzarsi in realtà.

Ecco perché, ispirata dal mio innato e indomabile senso artistico (spesso offuscato e represso fin dalla giovane età), ho deciso di trasformare questo lavoro in una mia creazione artistica. Ogni singolo progetto, azione e pensiero sono diventati arte e intrattenimento, esprimendo ciò che la mia immaginazione trasmette attraverso le mani, materializzando ciò che visualizzo.

Trasformai tutta la produzione in una fusione di arte, elettronica, meccanica, software e riciclo, ricercando costantemente innovazione e intrattenimento tecnologico, unico nel suo genere ma soprattutto d’eccellenza e incomparabile.

Quando presi questa decisione, sapevo che nuovi ostacoli, sfide e opportunità si sarebbero presentati. Fu la mia passione, l’ottemperanza, la forza di volontà e l’innata creatività che mi hanno dato il coraggio di affrontare le difficoltà senza mai arrendermi.

La decisione di avvicinarmi all’arte, nonostante le insicurezze e le paure che mi accompagnavano fin da bambina, mi ha dato la possibilità di cercare dentro me stessa la mia vera espressione, la mia unicità. Ho trasformato l’immaginazione in realtà. Seppur con un’attività già preimpostata da anni, fu così che affrontai il cambiamento.

Modellai vecchi stili di stampi in serie di vetro-resina (riciclando così il 90% del materiale) in nuovi e unici pezzi d’arte, rivestiti e modellati con gomma piuma riciclata e pelle. Materiali che nessuno utilizzerebbe nel riciclo dei prodotti, come gomma piuma e resina che altrimenti inquinerebbero. Il riutilizzo avviene sempre garantendo efficienza, sicurezza, qualità e unicità, in perfetto stile Made in Italy e Made in Brescia.

È nostro dovere aiutare a salvare il pianeta con ogni singola azione. Ecco perché, come buon produttore, ho scelto di produrre con materie di alta qualità, le stesse materie che possono essere riutilizzate. In primis, ho deciso di rendere visibile a tutti il processo di lavorazione tramite il canale YouTube aziendale, dove pubblico video delle mie lavorazioni artistiche e di riciclo/riutilizzo, anche di prodotti creati nel 1989.

Ho scelto l’arte perché può essere un mezzo di felicità, bellezza, espressione, intrattenimento e cultura, ma soprattutto una possibilità di guadagno alla portata di tutti, e non più solo un pezzo statico per gallerie o mostre.

Di conseguenza, si è creato anche un altro cambiamento obbligatorio: quello politico e aziendale. Ho perso molti clienti che non condividono la mia visione, ma ne ho guadagnati altri che apprezzano prima di tutto la mia persona, i miei principi e il mio lavoro. Creando un sistema più complesso, che richiede molto più tempo dedicato alle persone, ma che mi rispecchia di più. Questo ha fatto sì che lo “scopo aziendale” si trasformasse in una collaborazione tra “Persone & Persone” e non più “Numeri”.

“Dietro ad ogni cosa e azione c’è una persona, ci sono dei sentimenti, ci sono delle famiglie.”

I miei clienti sono per me come parte della “famiglia”. In ogni mia creazione c’è l’espressione della mia anima. Ecco perché è impossibile trattare i clienti solo come numeri.

Non si incontrano facilmente persone con stessa visione che abbiamo, ma credo fermamente che i principi, l’affidabilità , la correttezza, la serietà e la puntualità debbano essere sempre al primo posto ecco perché preferisco scegliere di circondarmi da persone e clienti giusti che sappiano dare il corretto valore ai prodotti, alle persone e all’attività. 

Ricordo alcuni degli aneddoti che in passato sopratutto in principio sono capitati e che per questo hanno cambiato la mia vita, per una donna  ritrovarsi in un mercato e settore prevalentemente maschile dove rappresenti la figura primaria non e’ semplice come dico io bisogna essere sicuri di se stessi, sapere esattamente chi sei ed essere centrati per non perdere di vista l’obbiettivo e non permettere a nessuno di non essere nemmeno presa in considerazione ( perché donna) ,non essere presa sul serio con la tendenza di venire ignorati,  a meno che non ti abbassati a compromessi non ragionevoli o di natura fisica ( cosa che non tollero e mai accetterei), ecco perché negli anni ho imparato ad eliminare persone e clienti non necessarie, sostituendoli solo con persone e clienti fondamentali con la mia stessa mia linea di pensiero, un taglio netto che anche economicamente non e’ stato di aiuto ma posso dire che e’ stata la scelta migliore che ho fatto in vita mia.

Molti che sono  alla ricerca di uno dei miei prodotti ( cercando anche possibili sostituiti ai miei prodotti)  sanno esattamente che nel mio settore sono la migliore sia tecnologicamente, che di  qualità,  di sicurezza, di professionalità’ ma soprattutto  a livello umano.

Nonostante ciò, nonostante l’esperienza e la professionalità che riservo, molti non intendono lavorare con me proprio perché vedono solamente una Donna….

Per me questo e’ un ulteriore stimolo a combattere e mai mollare,  perseguendo e persistendo nella lotta ai miei ideali cercando di trasmettere e diffonderli il più possibile.

Una donna, un essere umano può essere tutto ciò che vuole solo se lo vuole davvero: intelligente, con cuore, con bellezza, con genio e spirito interiore, anche un lavoro prevalentemente maschile per una donna non permette di prendersi cura di se stessi come una qualsiasi donna che ha vita normale, ma questa’ e’ la semplice conseguenza delle scelte che una persona fa se crede in ciò che fa sempre e comunque. 

Da piccola avevo molti sogni, non solo quella di  essere riconosciuta per ciò che mi sarei meritata, ed essere vista come la N.1 a livello Mondiale nel mio settore,  avrei voluto anche fare la  veterinaria/ modella / ballerina/ artista/ manager/ CEO etc ., ad oggi posso dire oltre a ciò che faccio da sempre ho sempre provato a spaziare anche in altri settori sempre riuscendoci egregiamente, tutto per dar prova a me stessa che qualsiasi cosa sceglievo di fare l’avrei fatta bene e con successo.

Io ne sono la prova,  “ se vuoi puoi, credi solo in te stesso”

Grazie a tutte le scelte, mi si presentarono nella vita varie occasioni create di conseguenza tra cui per me più importante di tutti sono i viaggi lavorativi che sfruttai al massimo per aprire la mia mente e far di me una persona più arricchita dentro (cuore, mente, spirito), conoscendo gente, culture, paesi, lavori, eventi tutto quello che una persona come me puo’ sognare.

Questo mi ha aiutata ad offrire il massimo del servizio e della competenza a tutti i mei clienti in giro per il Mondo ), il viaggio mi ha proprio avvicinata alla cultura dei miei vari clienti, facendomi sentire completa e facendo sentire il mio cliente come se scegliendo me o i miei servizi poteva sentirsi al sicuro.

Viaggiare mi ha inoltre aiutato a togliere  tutti i limiti imposti dalla mia cultura ,dalla società, dalle paure,  facendomi diventare la Donna che sono oggi.

Ho imparato a condividere, ad aiutare creando cosi un futuro migliore per me per chi mi circonda e anche per i miei clienti, ecco perché io non reputo le persone con cui lavoro dei numeri ma delle persone… perché e’ anche nelle loro mani che sta il mio futuro.

( il passa parola e’ la cosa più importante e fondamentale – comportati bene, sii onesto e gli altri ti cercheranno non sarai tu a dover cercare) 

Durate le splendide avventure verso gli Stati Uniti ho avuto l’occasione di visitare anche, una chiesa e una piazza dedicata allo Zio da parte di Nonna Paterna Maria “Demo”.

La famiglia Demo conosciuta a New York proprio per le incredibili gesta di Padre Demo Antonio (di buon esempio, ispirazione ed altruismo), Parroco di una delle più famose chiese di New York salvatore di rifugiati e chiedenti asilo, chiamata Father Demo Square Bleecker St & Carmine St, New York, NY 10014, Stati Uniti, ne rimasi affascinata ed ispirata, riempiendomi il cuore di felicita ed orgoglio.

Compii anche uno dei tanti miei sogni, fare la “modella/fotomodella” approdata a Miami, paese del tutto e’ possibile’ con mia grande gioia e fortuna ho potuto coronare uno dei miei sogni permettendomi di fare la fotomodella, una comparsa in un film, dando per certezza la prova che una Donna può essere femminile e maschile allo stesso tempo, che anche in questo caso il limite non esiste.

Ecco perché ancor oggi per me ogni giorno e un occasione per raggiungere sempre un nuovo obbiettivo, questo spirito innato di guerriera mi ha permesso di guadagnare premi a livello mondiale e nazionale, ogni giorno mi creo un sogno nuovo un nuovo obbiettivo ed ogni volta persistendo e mai mollando i miei sogni diventano realtà:

2014 Gli Stati Uniti parlano dei miei prodotti come la “Ferrari dei Tori Meccanici” 

2015 Premio “Donne che ce l’hanno Fatta “ edizione Expo 2015 , ( premio alla carriera) 

l’assegnazione del Premio , valutando positivamente il suo impegno nel mondo del lavoro ,per la sua crescita professionale e per l’entusiasmo unito alla creatività che mostra in ogni occasione di relationship”

2017 Giovani Artisti Italiani accetta l’iscrizione come artista italiana emergente

2018 Donne in Arte Riconoscimento Artista Emergente d’ Arte dall’Associazione Nazionale per la Ricerca e Salvaguardia dell’Antiquariato e Belle Arti .

2018 Premio Minerva D’oro Giovane Imprenditrice di Manerba del Garda ( ha saputo esportare la sua attività in America e nel Mondo facendo conoscere il nome di Manerba anche oltre Oceano) 

2019 Enegan Luce e Gas a scelto Erika come Volto per la nuova Campagna – Save the Planet – impegnati nel Riciclo, Erika e Show Games ad oggi riciclano l’85% delle materie utilizzate per la produzione.

2019 Conferma accettazione da parte della SIAE come Artista Italiana altri tipi di Arti Visive ed Autori presso SIAE 

2020 Trofeo Artista Europeo dell’anno rilasciato da ART Expo con il patrocinio del comune di Cesenatico il 27 giugno 2020 

2020 Trofeo Palma d’oro Venezia 19 settembre 2020 presso Hotel Principe.

2021 Premio Eccellenza Italiana Ottobre 2021 ( Roma – Washington d.c) ( premio alla carriera) 

Proprio nel 2021 con mia grande sorpresa, emozione e gratitudine, sono stata candidata a mia insaputa al premio Eccellenza Italiana ( dal carissimo prof. Massimo Lucidi/ The map Report/ Ermete Realacci ) grazie a queste persone che hanno creduto in me, nel mio lavoro,  mi hanno assegnato questa magnifica onorificenza, giusto per coronare uno dei mei sogni far si che la mia terra il mio paese riconoscesse le mie singole capacita ed abilita già conosciute a livello mondiale ( Premio eccellenza Italiana : “una Donna Imprenditrice Artigiana dotata di straordinaria capacita’ di impresa e manualità  degne della più bella stagione creativa rinascimentale”)  , a Roma tutto sembrava magico, eleganza, positività bellezza, raffinatezza e per un giorno anche io mi sono sentita parte di quella magia nel mio cuore portavo tutte quelle Donne come me che si meriterebbero di provare i riconoscimenti e le sensazioni che ho provato, ecco perché per me e’ fondamentale essere di ispirazione .

Cit. Erika Tessarolo – Roma, 15/10/2021

“Quando si hanno dei sogni, non bisogna mai smettere di crederci, di credere in se stessi, di credere nel nostro potere che ci permette di realizzare ciò che desideriamo di più.

Ho imparato a materializzare ciò che penso, ciò che sogno, e il mio impegno quotidiano è far sì che diventi realtà.

Ho sempre saputo cosa volevo e che tipo di persona volevo essere.

Anche se fin da piccola, la società, la situazione, la scuola mi facevano sentire quella sbagliata, quella che non sarebbe mai arrivata, quella che non è in grado, quella diversa, quella con una mentalità e visione non comprese, quella che senza un diploma non è nessuno.

Hanno provato a condizionare il mio pensiero, a spegnere il mio fuoco, a bloccarmi, ma inutilmente.

Una ragazza del Comune di Manerba del Garda, con le sue sole forze, nonostante le difficoltà, si è sempre rialzata e ha guardato avanti senza alcun limite.

Si è fatta conoscere al mondo senza maschere, ma con la genuina verità dell’essere semplicemente lei, diretta, schietta, senza costruzioni, senza doppie facce.

Con la semplicità e l’umiltà di essere umana, di trattare ogni persona come un fratello e non come un numero, perché per me siamo tutti uguali (ricchi, poveri, bianchi, neri, gialli, verdi), siamo tutti una famiglia.

Ho sofferto, ho vinto, ho provato, ho pianto, ho sorriso, senza mai nascondermi, ho aiutato persone, che con un solo gesto d’amore, la cui vita è cambiata.

Senza paura di sporcarmi le mani, di imparare, di creare, di realizzare, di costruire, di non potercela fare.

Sempre in prima linea, nonostante ancora oggi parte della società ritenga che una donna non sia in grado di eseguire un lavoro prevalentemente maschile, all’altezza di come un uomo lo farebbe.

NON È COSÌ, ne sono la prova! Possiamo fare anche meglio!

E questo non mi rende superiore, ma contribuisce all’evoluzione di una versione migliore della società, di chi vuole apprendere e migliorarsi per poi condividerlo agli altri.

Questo premio è per me, e per le donne come me. Sono fiera di me stessa, sono orgogliosa di voi. Non mollate mai.

Ho detto che sarei stata un’eccellenza nel mondo e lo sono, ma ciò che più vale è quando la tua patria inizia a vederlo.

Ringrazio tutte le persone che hanno sempre creduto in me sono tante ed in particolare grazie alla mia famiglia, a  Massimo Lucidi, Ermete Realacci, al Premio Eccellenza Italiana, a The Map Report, , Carlotta Natalini, Anna Maria Gandolfi,  Moreno Garcia, Anmar Algarin Mora, Vivianna Vieira Gallucci, Lyvana Queen, Numa Sbaraini, Mirko Pacione, Francesco Patrignani e tutte le persone che nel mondo hanno creduto in me.

Noi siamo creatori del nostro futuro e io voglio essere quella parte che ha contribuito al miglioramento di un futuro che oggi sembra oscuro, ma che sarà luminoso. L’amore alla fine vince sempre.”

Il mio talento e la mia unicità su suolo americano rappresentano ciò per cui l’Italia si è sempre distinta: la capacità degli italiani di intraprendere, inventare, creare, essere veri artigiani.

Nonostante tutte le grandi opportunità per produrre fuori dal mio paese, sono ancora in Italia, scegliendo il Made in Italy. Sono convinta che il nostro paese non dovrebbe lasciar andare via i talenti dal proprio territorio, ma darne il giusto valore e supporto. Ancora oggi, a livello mondiale, nel settore della costruzione di prodotti per intrattenimento, arte meccanica e progettazione, sono la lavoratrice e imprenditrice donna più giovane.

Ogni anno mi specializzo sempre di più, con innovazione, qualità e unicità.

Durante questo lockdown, ho inventato, progettato e costruito vari nuovi prodotti, tra cui il software Mitwaiver.it, che rivoluzionerà il modo di lavorare, e molti altri sistemi tecnologici evolutivi applicati ai miei prodotti.

Che tutto ciò sia di ispirazione per le persone, e che, a qualsiasi età e per qualsiasi obiettivo, tutto possa essere possibile, ricordando che dentro ognuno di noi:

– If you believe in yourself, Anything is Possible, even the Impossible!

– Se credi in te stesso, tutto è possibile, anche l’impossibile!

Perché tutto diventi possibile, il segreto è credere in se stessi. Nessun altro deve farlo, ma solo tu.

Erika Tessarolo

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